Rispetto alle tecniche di impronta tradizionale, l’introduzione di metodi di impronta ottica, sostituendosi alle paste ( alginati, siliconi, polieteri ecc) costituisce un miglioramento sia del confort del paziente, sia della precisione della stessa impronta.
Molti pazienti riferiscono un notevole fastidio, nonostante tutte le attenzioni ed i piccoli trucchi del mestiere adottati dal dentista, nel prendere delle impronte, senso di oppressione, riflesso del vomito, tanto intensi da, talvolta, far desistere il paziente dal curare la sua bocca per il fastidio provato nella fase di presa delle impronte con i sistemi tradizionali.
L’evoluzione tecnologica ci consente oggi di eliminare le fastidiose paste da impronta, in un flusso di lavoro totalmente digitale in cui, con tecnologia CAD-CAM, si riesce a produrre un manufatto che partendo da un modello virtuale, appunto rilevato con uno scanner ottico, e realizzare una corona, un intarsio, un ponte con tecniche di stampa 3D o di fresaggio con fresatori a 5 assi dal pieno.
La maggior precisione del risultato finale, unita ad una velocizzazione dei processi produttivi, può farci ritenere che nel giro di un decennio o probabilmente meno l’odontoiatria analogica sarà destinata ad essere sostituita in maniera pressoché totale da un flusso di lavoro completamente digitalizzato.